Il 4 aprile 1978 debuttava sulla rete televisiva giapponese NHK il primo episodio della serie animata “Mirai Shonen Konan”, nota in Italia come “Conan, il Ragazzo del Futuro”. Diretta da Hayao Miyazaki, questa serie di 26 episodi è liberamente ispirata al romanzo di fantascienza post-apocalittica “The Incredible Tide” (1970) di Alexander Key.
Nonostante un avvio travagliato in Giappone, segnato da ritardi e problemi di programmazione, la serie si è guadagnata lo status di “opera cult” in numerosi paesi, inclusa l’Italia. Nel settembre 1981, “Conan, il Ragazzo del Futuro” fece il suo esordio su diverse emittenti locali italiane, tra cui Rete 4 e successivamente su TeleMontecarlo negli anni ’90.
La trama è ambientata tra il 2028 e il 2030, in un mondo post-atomico dove la Terra è in gran parte sommersa a causa della Terza Guerra Mondiale del 2008. I pochi sopravvissuti vivono su isole disperse, mantenendo uno stile di vita primitivo. L’unica città-stato a prosperare grazie all’energia nucleare è la tirannica Indastria.
Il protagonista, Conan, nasce dopo la catastrofe e cresce su un’isola deserta con il nonno, vivendo in armonia con la natura. Dotato di straordinarie capacità fisiche, è un abile pescatore. La sua vita cambia quando incontra Lana, una ragazza della sua età inseguita dagli emissari di Indastria. Lana rivela a Conan e al nonno che esistono altri sopravvissuti, in particolare sull’isola di High Harbor, dove la gente vive in pace ma è minacciata dalla vicina Indastria.
La serie esplora temi come l’amicizia, la lealtà e il rispetto per l’ambiente, offrendo una visione ottimistica del futuro nonostante le sfide post-apocalittiche. Miyazaki ha voluto infondere nella storia un senso di speranza, rifiutando di trasmettere ai bambini un pessimismo riguardo al futuro. Come ha affermato: “Se hai perso la speranza nel domani, puoi parlarne agli adulti, ma non c’è bisogno di farlo con i ragazzi. A quel punto è meglio non dire proprio nulla”.
Nel 1984 la serie è stata adattata in un film diretto dallo stesso Miyazaki. Nel 1999 è stata prodotta una seconda serie, “Future Boy Conan II: Taiga Adventure”, trasmessa su TBS per 24 episodi. Tuttavia, questa produzione non è correlata all’originale e non ha coinvolto il team storico giapponese.
Oggi, “Conan, il Ragazzo del Futuro” è considerata una pietra miliare nell’animazione giapponese, apprezzata per la sua profondità tematica e l’innovazione narrativa. La serie ha influenzato numerosi lavori successivi e continua a essere celebrata da fan di tutte le età.